Bali tra risaie e gelsomino – Ubud 🌿

Viaggio programmato da un anno e sognato da molti, molti di più… Non è andato esattamente come speravamo ma siamo felicissimi di averlo vissuto nonostante tutto 🌟

Milano Malpensa, 28 febbraio 2020 alle 18.55 il nostro volo Turkish Airlines parte alla volta di Istanbul da un aeroporto quasi deserto e spettrale a causa della paura per questo nuovo virus che sta sconvolgendo il mondo e tutto quello che per noi è “normalità”.

Noi abbiamo deciso di partire perchè non c’erano gli estremi per pensare alla rinuncia di un viaggio così desiderato; in Italia si stavano manifestando i primi casi e sembrava che tutto fosse “sotto controllo” era una semplice influenza più contagiosa della media dicevano ai Tg.

Arriviamo ad Istanbul 3 ore dopo e la situazione è diversa, più normale; passeggeri in transito da ogni parte del mondo e nessuno particolarmente preoccupato per il virus… Passiamo distrattamente accanto al termo scanner e quasi non ce ne accorgiamo.

Poco dopo prendiamo la coincidenza per Denpasar 🌿

Dopo 13 lunghe ma comodissime ore di volo a bordo del nuovissimo Dreamliner Turkish alle 19 ora locale (+7 rispetto all’Italia) mettiamo piede su suolo indonesiano, un sogno che si realizza 🌺

In aeroporto veniamo nuovamente sottoposti a termo scanner e ci vengono consegnati dei documenti medici da compilare e riconsegnare, informazioni di base sulla nostra salute e sui viaggi effettuati nelle ultime settimane.

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Passiamo l’immigration desk, ritiriamo i bagagli ed usciamo nel caldo asfissiante di una serata balinese durante la stagione delle piogge.

Ad attenderci c’è Listya la ragazza che abbiamo contattato dall’Italia e che ci accompagnerà nei nostri spostamenti durante la permanenza a Bali.

Avevamo già concordato con lei il trasferimento presso il nostro hotel ad Ubud visto che arrivando in tarda serata non avevamo voglia di doverci preoccupare di trovare un taxi.

Bali è trafficata ed incasinata ad ogni ora pure nella bassa stagione, non voglio immaginare come sia in agosto 😅 e per arrivare ad Ubud ci mettiamo poco meno di 2 ore.

Al nostro arrivo a Calma Ubud ci attendono in reception e ci accompagnano velocemente nella nostra deluxe room “Semestà” lasciandoci un drink di benvenuto appena preparato e augurandoci una buona notte ✨

Ci spogliamo, riempiamo la vasca all’aperto e ci facciamo un bagno rilassante al profumo di gelsomino sotto il cielo stellato come in un film…

Siamo stanchi e non vediamo l’ora di fiondarci a letto 😴

Domenica 1 marzo ci svegliamo e ci guardiamo intorno per capire dove ci troviamo… Ah già siamo a Bali 💕

Ci vestiamo ed usciamo per andare a fare colazione la quale viene servita nel piccolo spazio comune che c’è a bordo piscina; Calma Ubud infatti non è un vero e proprio hotel ma è una grande villa con circa 8/9 stanze inserite in un rigoglioso giardino tropicale, noi per tutta la nostra permanenza non abbiamo mai incrociato nessuno degli altri ospiti se non di sfuggita al mattino per la colazione appunto… Privacy assicurata 😌

Ci sediamo al tavolo rialzato che da direttamente sulla piscina, è una mattina meravigliosa di cielo azzurro, sole e uccellini che cantano.

La colazione è alla cartè, si può scegliere tra diversi piatti dolci o salati che vengono preparati al momento accompagnati da un estratto di frutta fresca, caffè balinese ed un piatto di frutta fresca, yogurt con i cereali e pane tostato con marmellata fatta in casa.

Per il nostro primo giorno a Bali abbiamo deciso di visitare Ubud con il suo mercato tipico, il Palazzo reale e lo Saraswati Temple (ossia il Palazzo dell’acqua) e infine la Monkey Forest.

Il nostro hotel si trova fuori Ubud che volendo si può raggiungere a piedi ma col caldo che fa non prendiamo nemmeno in considerazione quest’ipotesi e ci serviamo quindi dello shuttle gratuito messo a disposizione dalla villa che ci lascia direttamente davanti al Palazzo Reale.

Questa prima attrazione è decisamente deludente… solo un piccola parte è aperta al pubblico e non è nulla di speciale.

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Subito dopo ci spostiamo allo Saraswati Temple che mi piace nettamente di più; la zona visitabile dal pubblico è sempre molto ridotta ma l’ambientazione è molto più particolare, carina e curata.

L’ingresso ad entrambe queste attrazioni è gratuito.

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Decidiamo poi che è giunto il momento di fare shopping anche perchè Corrado ha dimenticato a casa i pantaloncini e quindi ne deve comprare alcuni per sopravvivere al caldo 😅

Giriamo tra le bancarelle dell’Ubud Traditional Market che mi piace tantissimo!!

Certo è pur sempre un mercato creato per i turisti ma mantiene un fondamento di artigianalità che mi ha piacevolmente stupita…

Si trovano prevalentemente maschere di divinità/demoni balinesi in legno, acchiappasogni in macramè e piume, capi d’abbigliamento sempre in macramè e le ormai famosissime borsine a tracolla in canapa intrecciata.

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Troviamo anche dei pantaloncini per Corrado quindi siamo felici che qualcosa stia iniziando a girare per i verso giusto; la giornata non è infatti iniziata nel migliore dei modi perché durante la notte abbiamo ricevuto la notizia che la Turkish Airlines dopo aver riscontrato un caso di Covid-19 a bordo dei propri aeromobili ha sospeso tutti i voli da/per l’Italia e quindi anche il nostro Istanbul Malpensa per tornare a casa e questa notizia mi ha un po destabilizzata.

Dopo l’Ubud Market ci spostiamo a piedi alla Sacred Monkey Forest… Io odio le scimmie, anzi in realtà ne ho una paura folle perché sono portatrici di moltissime malattie tra cui la rabbia e sono assolutamente imprevedibili quindi avrei tranquillamente evitato di andarci ma so che a Corrado sarebbe dispiaciuto quindi mi faccio coraggio e dopo aver pagato il biglietto (80000 rupie a testa = 5€ cad) entriamo.

Ovviamente le scimmie sono ovunque (ma dai) ed io cerco di stargli più alla larga possibile finche una non salta sullo zaino di Corrado 😱 credo di aver rischiato l’infarto…

Fortunatamente lui si toglie lo zaino pian piano e fa allontanare la scimmia senza danni collaterali…

La foresta è immensa e ci passano attraverso innumerevoli sentieri… Noi non ci restiamo per troppo tempo sia perchè io non sono a mio agio sia perché sta iniziando a tuonare quindi usciamo appena in tempo e visto che è l’ora di pranzo entriamo in un locale a mangiare qualcosa, dopo poco inizia a diluviare ⛈

Piove per un bel po e alla fine quando smette torniamo verso il centro di Ubud e da li con uno dei numerosissimi taxi locali (qui Grab è proibito) torniamo in hotel.

Avremmo voluto fare un po di relax in piscina ma nulla 🥺 ricomincia a diluviare quindi andiamo in stanza a riposarci visto che comunque il fuso orario si fa sentire…

Alle 16.30 avevamo prenotato un massaggio di coppia con bagno floreale che ci è stato omaggiato dalla struttura quindi all’ora prestabilita ci spostiamo nella spa che è una capanna tra la vegetazione e ci prepariamo per farci coccolare un po…

A Bali il gelsomino viene usato per moltissimi prodotti cosmetici e da bagno quindi non potevamo che aspettarci che anche l’olio da massaggio avesse quell’aroma… Se avessi potuto ne avrei comprata una cassa da mandare a casa… Era sublime 😍

Dopo più di un’ora terminato il massaggio ci hanno preparato una grande vasca in pietra con acqua calda e petali e ci hanno lasciato li a crogiolarci sotto la pioggia… Un’esperienza che non so se avremo più la fortuna di provare!

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La sera continua a piovere 😢 così decidiamo di restare in hotel per cena.

Il giorno successivo alle 8.30 arriva Yogi (il fratello della nostra driver) a prenderci e ci porta alla prima tappa che avevamo prestabilito ossia le Tegalalang Rice Terrace, i terrazzamenti di riso più famosi in zona Ubud.

Noi siamo arrivati alle risaie la mattina intorno alle 9 col sole ancora basso e pochissima gente, uno spettacolo!

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Nelle risaie si può restare quanto si vuole e ci sono diversi percorsi da seguire… ci sono  moltissimo fango (poveri i miei piedi ed i miei sandali) e zanzare vista la presenza di acqua stagnante.

A me sono piaciute moltissimo, il verde qui è davvero accecante; non c’è un altro modo per descriverlo.

Con il biglietto d’ingresso si ha anche diritto ad una degustazione gratuita di caffè e tea balinesi; alcuni come il tea alla rosa canina sono meravigliosi 🥰

Poi ci siamo spostati verso un piccolo tempio poco conosciuto che è carino ma nulla di speciale per me, il Gunung Kawi Temple.

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Per entrare in questo tempio che si raggiunge scendendo una ripida e lunga scalinata bisogna obbligatoriamente indossare il sarong anche se si indossa abiti o pantaloni lunghi.

Finita la visita del Gunung Kawi ci spostiamo al Pura Tirta Empul il “Tempio della Purificazione” che è davvero bello!!

Il tempio è posizionato sopra una sorgente sacra e per questo chi si immerge nell’acqua delle sue vasche e immerge il capo sotto i getti di acqua che vi sgorgano verrà purificato.

E’ molto grande e si compone di più parti, quella più sacra dove ci sono le vasche della purificazione ed altre zone più “ricreative”.

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Noi non avevamo inizialmente intenzione di fare il percorso di purificazione nelle vasche infatti non avevamo con noi ne ciabatte ne costume da bagno ma alla fine ci sembrava brutto non provare l’esperienza così ci siamo lanciati e dopo aver noleggiato il sarong apposito con la cintura rossa che devono indossare tutti ci siamo spogliati rimanendo in slip e siamo andati a purificarci.

L’acqua delle vasche essendo acqua di sorgente è limpidissima, pulita e freschina e dentro le vasche nuotano liberamente tra le gambe di turisti e induisti le carpe 😅

A me è piaciuta tanto questa esperienza quindi la consiglio se avete in programma un viaggio a Bali! Partite organizzati però… telo, costume e ciabattine non allo sbando come noi pazzi 😂

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Le cose da vedere in programma per questa giornata sono terminate quindi torniamo verso l’hotel ma prima ci fermiamo per un pranzo/merenda in un warung super bellissimo che ci è stato consigliato dal nostro driver e che si trova proprio sulla strada peccato che non ricordo il nome per poterlo consigliare 😅

Poi torniamo in hotel e visto che non piove, anzi c’è il sole ne approfittiamo per godere della magnifica piscina del Calma, che è uno dei motivi principali per cui abbiamo (Corrado ha) scelto questa sistemazione fuori dal casino di Ubud.

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La sera approfittiamo nuovamente dello shuttle gratuito messo a disposizione dalla struttura (una gran comodità) per farci portare ad Ubud dove facciamo un giretto tra i negozi che sono davvero super carini e per cenare.

Il martedì la sveglia suona presto perchè la strada da fare è molta e visto il traffico di Bali per fare 30km ci mettiamo più di 2h 🤯

La prima tappa è il famosissimo Lempuyang Temple chiamato anche “Heaven Gate Temple“.

Anche qui il Sarong è obbligatorio e devo dire che questa attrazione mi ha delusa, mi aspettavo che oltre alla famosa “porta” ci fosse anche altro da visitare invece nulla… All’ingresso consegnano un numero che serve per fare la fila per la fotografia di rito e fatta quella fine della visita al tempio 🤔

Diciamo che per la foto vale anche la pena fare tutta questa strada soprattutto se si trova una giornata limpida e quindi si riesce a vedere in lontananza la cima del vulcano Agung ma non mettete in conto di fare altro se non ore di coda e poi 5 minuti per fare le foto!

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Torniamo in auto e ci spostiamo verso una delle attrazioni che mi sono piaciute di più, anzi forse la mia preferita, ossia il Taman Tirta Ganagga che è il palazzo sull’acqua costruito nel 1947 dal Re di Amlapura che decise poi di utilizzarlo come residenza estiva.

In realtà più che un palazzo il Tirta Ganagga è un meraviglioso giardino pieno di piante, fiori, statue di demoni balinesi e di vasche piene di limpida acqua di montagna e abitate da migliaia di carpe di ogni colore 😍

All’ingresso è possibile anche acquistare i sacchetti di mangime apposito da dare ai pesci durante la visita per farli avvicinare al bordo delle vasche.

L’ultima tappa di questa giornata prevede la visita al Pura Besakih, il Tempio Madre, che è il tempio più grande e soprattutto più sacro di tutta l’isola ed è anche quello che mi ha delusa maggiormente 😢

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Sono certa che il complesso di templi (22 in tutto) in se sia molto bello peccato che i turisti non possono vederlo se non dall’esterno e girando intorno ad un alto muro di cinta e quindi chi non è molto alto come me nemmeno alzandosi in punta di piedi riesce vedere all’interno.

In tutti i paesi asiatici che abbiamo visitato (ed a Bali in particolare) l’ingresso alle zone più sacre dei templi è interdetto ai turisti e la cosa mi sta benissimo, ma qui è praticamente proibita la visita di ogni zona che si può appunto vedere solo esternamente e da lontano.

Tornassi indietro non credo visiterei nuovamente questo complesso di templi proprio per questo motivo.

Terminata la “visita” mentre tornavamo alla macchina ha iniziato a piovere molto violentemente e quindi per concludere la giornata in bellezza ci siamo pure bagnati da capo a piedi 😢

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Il mercoledì è il nostro ultimo giorno ad Ubud e lo dedichiamo alla scoperta della zona settentrionale dell’isola di Bali.

Sveglia presto anche questa mattina e dopo le canoniche 2 ore di auto arriviamo ad uno dei templi più scenografici di Bali il Pura Ulun Danu Bratan.

Il tempio, la cui costruzione risale al 1633, è dedicato alla dea dell’acqua Dewi Danu e consiste in un complesso di edifici su più isole.

Purtroppo il tempo non è dei migliori ma fortunatamente non piove quindi riusciamo a completare la vista del tempio e dei giardini circostanti in tranquillità.

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La tappa successiva doveva essere la Cascata Git Git che mi sarebbe piaciuto molto vedere ma viste le forti piogge dei giorni passati la nostra driver ci ha sconsigliato di andarci perchè avremmo avuto dei problemi a raggiungerla 😢

Abbiamo quindi optato per delle altre cascate meno famose ma più “facilmente raggiungibili” secondo lei 😅

In realtà il percorso per arrivarci per quanto agevole è davvero lungo, nel mezzo di una fitta foresta piena di insetti e animaletti di ogni tipo che ci zampettavano addosso 😱

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Dopo una mezz’ora raggiungiamo le Tibumana Waterfall, si tratta infatti di un complesso di più cascate di diverse dimensioni.

Carine da vedere anche se non imponenti come quelle che avevamo inizialmente in programma di vedere purtroppo.

Comunque possiamo dire di essercele godute in pace visto che c’eravamo solo noi 2.

Una volta tornati alla macchina stavamo morendo di fame e di caldo quindi torniamo in zona lago Bratan e ci fermiamo per pranzare in un warung sulle rive del lago, qui fa decisamente più fresco, tanto che io sento freddo nonostante il giacchino.

L’ultima tappa prima di tornare in hotel è il tempio Taman Ayun, meno conosciuto rispetto ad altri, l’ho trovato molto carino soprattutto per i suoi giardini meravigliosi e curatissimi.

Finita la visita al tempio torniamo in hotel dove ci concediamo le ultime ore di relax nella sua magnifica piscina, un tea al gelsomino che ormai mi ha fatta innamorare ♥️ e infine la nostra ultima cena ad Ubud con un po di shopping.

l’indomani (giovedì 5 marzo) in mattinata verranno a prenderci per portarci al porto di Sanur da dove salperemo alla volta delle Nusa Island 🏝

STAY TUNED…

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